trasferimenti del personale, tagli insensati, esplosione dei carichi di lavoro e peggioramento dell’assistenza fornita.
tutte iniziative contro la dignità di beneficiari e operatrici
In data 24 settembre, la Cooperativa Animazione Valdocco ha comunicato d’imperio il trasferimento di due operatrici ed un operatore dai servizi che seguivano da diversi anni presso il Servizio di Accoglienza e Integrazione – S.A.I. – del Consorzio per i Servizi Socio Assistenziali del Monregalese. Tali trasferimenti, non concordati né condivisi da due operatrici, hanno effetto dal 2 ottobre, appena una settimana successiva alla comunicazione, dimostrando un atteggiamento che biasimiamo per la forma e la tempistica.
Vale ricordare come una operatrice abbia un’esperienza nell’accoglienza del territorio monregalese sin dal 2018, e la seconda dal 2021: il loro allontanamento produrrà spaesamento e difficoltà facilmente comprensibili per i beneficiari, nei nuclei familiari seguiti, per i minori accompagnati, e le pratiche in corso vedrebbero una brusca ed irragionevole cesura.
La tempistica così breve è tanto incomprensibile quanto ingiustificata, quando non più tardi di tre mesi prima veniva loro comunicato il rinnovo dell’incarico per l’attività svolta nel Servizio di Accoglienza.
Siamo ulteriormente preoccupati della “continuità assistenziale”, parametro fondamentale per qualsiasi servizio che si rivolge a soggetti fragili. Vi è la necessità di assicurare accoglienza appropriata e in ogni caso tenga conto delle esigenze di sicurezza e di continuità affettiva e relazionale, in special modo dei bambini, con chi li ha accolti e negli anni li ha seguiti nei percorsi di integrazione.
Troviamo spaventosa questa mancanza da parte di chi ha deciso, da una settimana all’altra, di privare i beneficiari di questa continuità, affettiva, relazionale, di prospettiva, di sviluppo e sostegno dell’accoglienza e della tutela della salute, spezzando un lavoro in di anni con un colpo di inchiostro. È essenziale mantenere l’unitarietà, la coerenza e la congruità di azioni e fasi, dall’inizio alla fine dei percorsi di accoglienza residenziale, nel rispetto della continuità della storia della persona tra promozione, protezione e tutela.
Le operatrici in questione lavorano in co-progettazione con il Consorzio per i Servizi Socio Assistenziali del Monregalese, progetto presentato al Ministero dell’Interno, in partenariato con tredici comuni del monregalese: riteniamo importante condividere e coinvolgere quanto prima queste riflessioni con tutti i soggetti coinvolti.
Tra i criteri di valutazione delle proposte progettuali per la stipula della convenzione tra il C.S.S.M. e gli enti del terzo settore, valutazioni che hanno determinato i punteggi utili all’assegnazione del servizio, vi sono “l’assetto organizzativo, le esperienze e il radicamento”, “attraverso l’esame dell’assetto organizzativo, inclusa l’analisi delle singole professionalità dedicate ai servizi in oggetto, l’esperienza maturata nel settore, il radicamento territoriale, l’attuazione della rete territoriale e le sinergie con altri progetti”.
È facile documentare come la sostituzione sul campo delle operatrici vada a modificare pesantemente alcuni criteri fondamentali recepiti anche nel contratto tra le parti, come l’esperienza e la professionalità; ci chiediamo se non alteri il risultato stesso della valutazione e la graduatoria finale delle proposte progettuali dell’avviso pubblico.
Nel Capitolato l’aggiudicatario ha l’obbligo di garantire un’equipe multidisciplinare con competenze ed esperienza, mentre questa sostituzione priverà il servizio di valore e capacità riconosciute. Inoltre non è ancora chiaro quali figure andranno a sostituire le due operatrici, né se vi saranno sostituzioni, ed essendo la formazione continua degli operatori un elemento fondamentale del servizio, oltre che richiesto, ci domandiamo dove finirà tale formazione se vi sarà una sostituzione con personale che non ha partecipato a tali eventi.
L’affidatario, ottemperando ad un impegno formale, aveva trasmesso al Consorzio i nominativi degli operatori ed i loro curricula professionali, attestanti l’esperienza richiesta in fase di avvio dell’affidamento. Tale prassi deve essere adottata anche nel caso di successive eventuali sostituzioni.
Ci chiediamo se questo è avvenuto e quali le comunicazioni intercorse tra i soggetti co-progettanti, nonché il parere del Consorzio riguardo queste sostituzioni, questo taglio al servizio e relativa spogliazione di capacità, esperienza e continuità progettuale e assistenziale.
Le lettere di trasferimento riportano generiche “ragioni organizzative concernenti l’attuale unità di servizio”, senza specificarle; a fronte dello scarno comunicato, informalmente i trasferimenti sarebbero stati motivati alle operatrici con esigenze economiche a fronte di comunicazioni intercorse proprio con il Consorzio per i Servizi Socio – Assistenziali.
Riteniamo queste affermazioni molto gravi, attendiamo una smentita a riguardo ricordando come l’avviso pubblico e il capitolato avessero tra i requisiti anche la capacità di assorbimento del personale (precedentemente) impiegato.
Appresi i trasferimenti imposti alle colleghe, abbiamo subito inviato una richiesta di sospensione dei trasferimenti, precisamente il 27 settembre, richiedendo un incontro con l’intento di aprire di un tavolo di trattativa. La risposta della Cooperativa Animazione Valdocco, arrivata il 2 ottobre, confermando la propria volontà, parla di “riduzione del budget destinato alle attività professionali del Servizio S.A.I., disposto dalla Committenza”, in contraddizione con quanto informalmente riportato agli operatori del Servizio.
A chi la paternità dei provvedimenti di trasferimento e di spogliazione del servizio di Accoglienza? Vogliamo sincerarci con le parti in questione dell’assenza di motivazioni economiche nella determinazione dei suddetti trasferimenti, che riteniamo inaccettabili, come riteniamo inapplicabile l’ipotesi della sostituzione del personale con altro personale di minor costo.
Sicuramente impugneremo i trasferimenti in tutte le sedi, chiederemo conto a tutte le parti coinvolte di questi avvenimenti che minano e disconoscono il valore e l’efficacia del Servizio di Accoglienza, penalizzando il lavoro di tutti gli operatori coinvolti.
Cub Sanità di Cuneo e provincia