Cos’è la CUB
La Confederazione Unitaria di Base (CUB) nasce nel 1992 per iniziativa di numerosi lavoratori che avevano constatato da tempo di non avere più un’organizzazione che li difendesse nei luoghi di lavoro e nei confronti dei governi. I sindacati tradizionali erano e sono cinghia di trasmissione del padronato, dei partiti e dei governi.
La CUB è il più importante sindacato di base operante nel nostro paese: organizza lavoratori dell’industria, dei servizi, del pubblico impiego, del commercio, della scuola, della sanità e di tutte le categorie.
Pratichiamo autonomia dai partiti politici, dai padroni, dai governi e dallo stato.
In questi mesi molte lavoratrici e lavoratori ci hanno incontrato per le strade come opposizione all’obbligo vaccinale e al green pass, infatti già dall’inizio dell’anno, come “sanitari” ci opponevamo al ricatto “o ti vaccini o non lavori”, in totale solitudine, e per primi ci siamo opposti all’introduzione del green pass per poter lavorare nell’ambito scolastico.
SIA CHIARO: NON SIAMO CONTRO I VACCINI, SIAMO PER LA LIBERTÀ DI SCELTA,
VOGLIAMO POTER SCEGLIERE SENZA RICATTI, PRESSIONI E DISINFORMAZIONE.
Non ci dilungheremo ora riguardo la mancanza di segnalazione delle reazioni avverse al vaccino, sugli gli enormi interessi della case farmaceutiche, sul clima avvelenato e le denigrazioni a mezzo stampa…
ALTRETTANTO CHIARAMENTE VOGLIAMO DIRE COME SOLTANTO
COSTRUENDO UN FRONTE COMUNE, VACCINATI E NON VACCINATI,
POTREMO RIUSCIRE A FARGLI RIMANGIARE QUESTE LEGGI
Le piazze che si sono mobilitate in questi mesi hanno espresso la capacità di produrre anche concetti chiari e importanti, come il rifiuto della discriminazione tra lavoratori, sapendo cogliere la natura del green pass come strumento di controllo e non di politica sanitaria, ma sono anche piazze complesse e contraddittorie, in cui spesso con i nostri vicini non condividiamo molto.
Su questo vogliamo essere chiari
La nostra presenza nelle piazze deriva dalla volontà di opporci e cambiare delle leggi che riteniamo ingiuste in primis nel rapporto con il nostro lavoro, lesive dei nostri diritti e irricevibili per i ricatti che portano con se, tra cui la perdita del reddito.
Abbiamo visto in molte situazioni, muoversi a loro agio, personaggi politici cui siamo molto distanti, per le loro posizioni vessatorie verso le libertà delle donne, dei migranti, dei poveri.
Noi non separiamo la realtà in categorie chiuse, ci organizziamo per difenderci su ogni luogo di lavoro, senza scordarci dei braccianti sfruttati nei campi, del reddito per i disoccupati, delle donne in lotta per l’autodeterminazione, o delle popolazioni agire contro i disastri ambientali.
Come sindacato di base, che si riconosce nella tradizione di lotta del movimento operaio (a cui dobbiamo i pochi diritti che ci sono rimasti), basiamo la nostra azione sui principi di giustizia sociale, solidarietà, libertà, uguaglianza: siamo a favore della difesa dell’ambiente, della sicurezza sui luoghi di lavoro, contro le guerre, le discriminazioni di razza e di genere.
Siamo distanti anni luce dalle politiche dei maggiori sindacati concertativi, in opposizione a loro siamo nati come organizzazione sindacale, ma siamo ancor più distanti dai fascisti che hanno approfittato di una piazza che non li riconosce per i loro disgustosi progetti politici.
Le posizioni contro il green pass sono variegate, non cercheremo di farne una sintesi o di volerle racchiuderle tutte sotto una sola bandiera, sicuramente segnaliamo come alcuni politici che attraversano queste piazze, negli anni scorsi sono stati corresponsabili dello sfacelo del sistema sanitario e dell’istruzione: non possiamo scordare come, da destra a sinistra, votavano tutti per lo smantellamento della sanità pubblica, per la chiusura e privatizzazione degli ospedali, favorivano il precariato dei docenti o il mancato investimento nell’edilizia scolastica, come nei trasporti, fregandosene della sicurezza sui luoghi di lavoro, che ancora oggi ci costa 3 morti ogni giorno.
Alcuni di loro oggi li ritroviamo ad incitare le folle..
Per questo diffidiamo di loro e della loro presenza nei nostri cortei e nei nostri percorsi, e non possiamo più sottrarci dal segnalarlo. Ora li vediamo con microfoni bollenti, loro che con il mondo del lavoro non hanno mai azzeccato nulla.. li vedremo più avanti chiederci il voto alle lezioni comunali e nazionali.
Facciamo attenzione a non farci manipolare, costruiamo un percorso autonomo della lotta all’obbligo vaccinale, al green pass, alle nocività della tecnologia, lontano dai partiti e dagli sciacalli politici.
Questo noi siamo, non lo imponiamo a nessuno, ma su questi principi ci associamo.
Su questi principi condividiamo assieme il cammino di queste strade,
e su questi scegliamo i solidali con cui le percorriamo.
CUB CUNEO