SICUREZZA E SALUTE PER TUTTI, LAVORATRICI e OSPITI

MA NESSUNA MINACCIA!

Il vaccino è lo strumento che la scienza e la sanità pubblica stanno mettendo a disposizione, a fronte di una pandemia che colpisce a livello mondiale, ma circolano molte critiche in particolare sulla fretta, sulle controindicazioni, gli effetti collaterali e sugli interessi in campo delle industrie farmaceutiche.

Noi non daremo indicazioni sulla necessità di vaccinarsi o meno, ma pensiamo sia importante sostenere la salute della collettività nel rispetto delle scelte individuali.

Ogni lavoratore ha libertà di scelta rispetto al diritto di potersi vaccinare contro il Covid-19.

Chi si sentisse oggetto di pressioni e di minacce pro o contro deve sapere che queste pressioni sono illecite e può contattare subito il sindacato CUB per ricorrere agli organi di Vigilanza o al Giudice.

Quello che chiediamo come sindacato, è che non vengano esercitate le solite pressioni e minacce di sanzioni, di sospensioni dal lavoro e dal salario per giungere fino al licenziamento come alcune aziende mettono davanti al lavoratore e alla lavoratrice.

Siamo in una situazione nuova e non ci sono precedenti giuridici, né certezze: tutte le lavoratrici devono sapere che la scelta avversa alla vaccinazione può comportare rischi concreti, e atteggiamenti duri da parte delle aziende, che però riteniamo illegittimi e contrasteremo in tutte le sedi.

IL VACCINO NON SOSTITUISCE LA PREVENZIONE E SICUREZZA

Ancora non sappiamo come la vaccinazione influenzerà l’evolversi della pandemia e se si possa essere portatori sani dopo la vaccinazione. Per la salute e la sicurezza dei lavoratori, degli utenti e dei malati, bisogna continuare a esigere i DPI adeguati, la sorveglianza sanitaria adeguata, ritmi e modalità di lavoro compatibili con la salute, il diritto al riposo. Il vaccino non può essere invocato a pretesto dai datori di lavoro per eludere i diritti dei lavoratori.

RISPETTO DELLA PRIVACY

Il consenso al vaccino non va chiesto dalle direzioni aziendali, ma dai medici competenti che sono

tenuti al rispetto della privacy riguardo alle scelte dei lavoratori e lavoratrici. Chi non può vaccinarsi per ragioni mediche non deve essere criminalizzato ma protetto. Questo vale anche per chi al momento appare indeciso o scettico anche perché non ci sono ancora dati disponibili sull’efficacia a lungo termine dei vaccini e sui possibili effetti indesiderati nel tempo, problemi purtroppo inevitabili per ogni farmaco nuovo introdotto sul mercato.

SI PUÒ’ CAMBIARE IDEA

La firma sul consenso informato, anche già data, può essere ritirata in ogni successivo momento.

RIVENDICHIAMO UN ESTESO MONITORAGGIO POST VACCINALE

Prima di dare il consenso informato ogni lavoratore deve chiedere al proprio medico di base o al Medico Aziendale per accertarsi di non avere controindicazioni per la propria salute. Anche dopo la somministrazione lavoratrici e lavoratori devono essere aiutati e assistiti in caso di controindicazioni.

SE HAI BISOGNO DI AIUTO: CHIAMACI!!!

3271834293 Torino 333.6010470 Cuneo (in orario di ufficio)

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